Il metaverso: la nuova frontiera della logistica

Ad oggi, il termine “Metaverso” è spesso attribuito al famoso creatore di Facebook, Mark Zuckerberg, ma in realtà esso risale al 1992, quando Neal Stephenson descrisse la sua idea all’interno del libro “Snow Crash”.
Il metaverso venne descritto come “una sorta di realtà condivisa attraverso la rete, dove si è rappresentati in tre dimensioni attraverso un personale avatar“.
Il concetto è quello di adattare persone e imprese a una società in costante trasformazione, simulando un ambiente soggetto alle leggi della fisica e con una struttura spazio-temporale simile a quella reale.
Molte aziende stanno puntando al Metaverso come luogo in cui incontrare clienti potenziali, partner e fornitori, sperimentando sistemi di comunicazione del tutto innovativi. Operare in questi ambienti virtuali, senza una presenza fisica, infatti, vuol dire ridurre tempo ed eventuali costi.
Questa nuova realtà sta prendendo piede anche nel settore della logistica, tramite la simulazione del trasporto, del carico e dello stoccaggio di merci e prodotti all’interno di un cyberspazio.
L’utilizzo del Metaverso potrebbe portare numerosi vantaggi. Infatti, simulare le attività della supply chain in uno spazio virtuale, permetterebbe di dare visibilità a tutto il processo, assicurando, quindi, una maggiore tracciabilità della merce.
Inoltre, i sistemi di realtà aumentata potrebbero aiutare ad immagazzinare in modo facile e veloce un numero infinito di informazioni, grazie all’utilizzo di guanti intelligenti e sensori di prossimità.
“All’interno dei magazzini – spiega Aude Martin, ETF investment specialist di LGIM – gli operai, attraverso il visore AR, potrebbero vedere in tempo reale tutte le informazioni sulla localizzazione delle scorte e la pianificazione dei percorsi ottimali. I visori VR (cioè di realtà virtuale) potrebbero addirittura permettere agli operai di lavorare lontani dal magazzino, consentendo di comandare dei robot a distanza, lontani dai rischi, diminuendo così il numero di possibili incidenti”.
Per comprendere meglio quanto quest’idea potrebbe rivelarsi innovativa, proviamo ad immaginare, ad esempio, un lavoro di un carrellista in un magazzino di surgelati, ma svolto da una stanza a temperatura ambiente!
Un altro vantaggio deriverebbe dal collocamento di fotocamere in diverse aree del magazzino. Ciò permetterebbe di mappare gli spazi, ma anche di seguire gli spostamenti delle merci e del personale. Inoltre, darebbe la possibilità di effettuare una pre-visita virtuale del sito logistico, in modo tale da presentare in modo trasparente la propria attività, al fine di integrare più facilmente nuovi collaboratori e clienti.
Questo nuovo spazio virtuale, porterebbe dei vantaggi anche a livello di formazione. Infatti, permetterebbe di organizzare delle classi a distanza per le professioni di gestione del magazzino, garantendo così, fin dall’inizio, un personale competente e produttivo.
Ad oggi, l’utilizzo della tecnologia e di sistemi automatizzati innovativi è in continua crescita. Ma nonostante questo, come viene evidenziato dal Report Warehouse Automation- Robotics Technologies and Solutions Market (2021-2030), circa l’80% dei magazzini a livello mondiale, non dispone di alcuna automazione ed è quindi ancora molto lontana da questa realtà.
Il futuro però si prospetta sempre più tecnologico ed automatizzato, per questo non si esclude un aumento delle aziende che si affideranno al Metaverso come nuovo spazio di attività, relazione e interscambio.