Packaging nella Logistica
Nell’economia moderna, dove grazie all’avvento di internet, i player di mercato sono potenzialmente infiniti, il fattore critico di successo per un’azienda è la differenziazione. È necessario dimostrare di essere diversi e migliori degli altri e fornire un servizio unico e chiaramente distinguibile dalla concorrenza.
Anche il settore della logistica è caratterizzato da una concorrenza sempre più agguerrita e il packaging diventa uno dei fattori distintivi, ma non solo, il giusto packaging può diventare una leva strategica di successo, che permette di realizzare processi più efficienti e quindi fornire un servizio migliore ai clienti.
Il packaging è parte della “logistica integrata”, ovvero di quel modello organizzativo che permette una gestione sistemica di tutti i processi logistici, ottimizzando ogni singolo aspetto, minimizzando i costi e incrementando l’efficienza complessiva della supply chain.
Facendo riferimento alla definizione di AILOG (“Associazione Italiana di Logistica”), ci sono 5 macro-categorie di costi: costi di mantenimento delle scorte; costi di magazzinaggio; costi di trasporto e distribuzione; costi inerenti ai lotti; costi di processazione ordini e dei sistemi informativi.
Il packaging rientra in 2 categorie: “magazzino” e “trasporto e distribuzione”. Un giusto packaging, oltre ad ottimizzare gli spazi di stoccaggio dei prodotti, può velocizzare la movimentazione delle merci e le spedizioni. Una buona confezione non è quindi solamente un tema di immagine e marketing per rendere più “attraente” il nostro prodotto, ma è un vero e proprio strumento competitivo, che un’azienda di logistica mette in campo a favore dei suoi clienti.
Tuttavia, i prodotti e i business non sono tutti uguali, per questo motivo la logistica deve studiare modelli differenti di packaging, che prendano in considerazione le criticità tipiche di ciascun prodotto e di ciascun mercato.